E’ finalmente arrivata la primavera e con essa la Natura esplode in colori e nascite…inoltre con le belle giornate di sole chi può ne approfitta per fare passeggiate tra boschi e prati…capita così di imbattersi in cuccioli e nidiacei, che hanno perso i genitori o sono stati catapultati dal nido dalle intemperie oppure hanno perso il nido o la tana a causa dell’uomo (potature o abbattimenti di alberi, escavazioni…). Questo è il periodo in cui purtroppo si incontrano la maggiorparte di queste vittime innocenti e ognuno di noi ha il dovere di prestargli soccorso e portarli ad un centro di recupero specializzato.
Ma cosa fare nel lasso di tempo che va dal soccorso alla consegna al CRAS?
VADEMECUM del soccorritore di pulli e cuccioli selvatici:
- porre il cucciolo in uno scatolone di dimensioni adeguate (almeno il doppio della lunghezza e dell’altezza del cucciolo);
- porvi all’interno degli stracci (il pile e la lana sono l’ideale);
- mettere una bottiglietta da 500 ml con acqua calda o una borsa dell’acqua calda, avvolgendola con uno straccio anch’essa in modo che non entri a contatto direttamente con il cucciolo;
- mettere la scatola in un luogo tranquillo e riparato;
- contattare il centro di recupero più vicino (http://www.recuperoselvatici.it/principale.htm)
Nel caso in cui il cucciolo resti con voi più di qualche ora allora
6. identificare più o meno la specie e l’età del piccolo mandando delle foto a persone esperte in grado di dirvi con esattezza anche cosa dargli da mangiare e con che modalità.
Potete anche contattarmi direttamente mail: martina.colopardi@gmail.com,
facebook: Veterinaria Martina Colopardi
IMPORTANTE: se non si è in grado, meglio NON FARE NULLA, ogni errore in creature così piccole può essere FATALE!
GRAZIE!